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Lo Studio Le Onde





Essere o Fare la Psicologa?

di Alessia Gollini


Mi chiamo Alessia, per i miei pazienti sono per lo più la Dottoressa Gollini, ho 46 anni e "faccio" la Psicologa da almeno 20 anni di seguito, quindi sarebbe quasi più coretto dire che "sono" una Psicologa, perché oramai questo mestiere mi è entrato nel DNA. 
Forse non si direbbe, ma questo ha un forte impatto nel modo in cui mi presento nelle occasioni informali. 
Alla domanda : "Tu che fai nella vita?", mi assale il dubbio su cosa rispondere. 
Eh sì perché, se nella maggior parte dei casi ti senti dire :"Allora devo stare attento a quello che dico"... , può anche capitare di sentirti dire :"Io ne avrei proprio bisogno sai?" e da lì il passo è brave per avere un dettagliato resoconto di tutta la loro vita. 
A chi non è successo almeno una volta tra i miei colleghi? Magari in riva alla spiaggia in vacanza al mare, che qualcuno che ti conosce ti fermi, magari proprio mentre stavi per fare il bagno, dicendoti quelle magiche parole : "Tu che sei psicologa..."  Arghhh!!
Devo dire che per un pò di tempo mi è anche piaciuta questa aurea misteriosa che incute il mio mestiere, anche perché dall'altro lato è di uso comune in molte altre professioni sostenere di "essere anche un pò psicologi" , soprattutto se si lavora a contatto con le persone. 

Ma cosa fa allora di tanto diverso uno Psicologo, se non farsi pagare per ascoltare e dare consigli? 
Ai tempi dei social e dopo che molti hanno conosciuto la serie televisiva "Intreatment" verrebbe voglia di far conoscere  un pò meglio anche i backstage della mia professione e l'intento di questo blog è proprio quello di provare a spiegarlo, piano piano e in modo semplice, attraverso le esperienze di  questi 20 anni. Anche per sfatare un pò di luoghi comuni che inevitabilmente girano intorno alla rappresentazione che si ha di uno Psicologo. 

  • Cosa fa un psicologo?
  • Che differenza c'è uno psicoterapeuta?
  • Perché si sceglie di diventare psicologo?


Ma la verità è che siamo in tanti, forse anche troppi, ad occuparci di psicologia nel nostro Bel Paese e siamo tutti molto diversi, quindi ho deciso che parlerò del mio modo di fare questo lavoro, di me e di come sono cambiata in questi 20 anni di pratica clinica, di formazione costante, di esperienze belle e gratificanti, ma anche di tante occasioni perse e di sacrifici.

Proprio come una sorta di diario di un' Alice post moderna che entra nella tana del Bianconiglio e deve decidere quale sia il mondo reale ai tempi di internet e del XXI secolo, cercherò di dare una rappresentazione chiara e ironica se possibile del mio lavoro, perché come diceva qualcuno, 

"L'ironia ci salverà"!

In realtà essere Psicologo e fare Psicoterapia può voler dire tutto e niente, è un percorso, una metodologia per confrontarsi e per trovare un equilibrio nei disequilibri della vita quotidiana, nelle relazioni con gli altri, nella ricerca di una buona forma, sia fisica che mentale.
Con questo blog cercherò di dare soprattutto voce alle emozioni che nascono dal e nel fare questo lavoro e alle emozioni di chi viene a chiedere un aiuto perché non riesce a gestirle bene.
Parlerò  delle situazioni che ho conosciuto nel mio lavoro e dei cambiamenti che poi si verificano, ma soprattutto di come tutto questo abbia ogni volta delle trasformazioni anche su di me. 
Da ogni terapia che ho seguito, da ognuno che è entrato dalla porta del mio studio, non sono tornata ad essere più la stessa identica terapeuta di prima, ogni volta tutto cambia.

Studio matto e disperatissimo

Le Onde è il nome che ho dato al mio Studio a Roma, questo il link per  il sito internet studipsicologiroma.it , perché le onde sono una forza vitale sempre diversa e sempre in movimento, a volte lenta, a volte impetuosa, come la vita.
E lo studio matto e disperatissimo, citando Leopardi, è ciò che ha contraddistinto la mia vita, prima di studente e poi anche dopo aver iniziato a lavorare, perché uno psicologo è sempre in formazione..




Come citava Alessandro Baricco “La vita si ascolta così come le onde del mare, le onde montano, crescono,  cambiano le cose... Poi, tutto torna come prima... ma non è più la stessa cosa...” 








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